giovedì 30 ottobre 2008

Cipolle Rosse di Tropea al forno

Posto questa ricetta cogliendo l'invito letto nel blog "Gustosa...Mente".
L'autrice si chiama proprio Cipolla e invita a fare una raccolta di ricette con la cipolla.
Visto che a me piace molto questo ortaggio e devo dire anche che mi piacerebbe fare un pò di amicizia nel blog-spazio vorrei inserire una ricetta molto gustosa, non creata da me ad essere sincera, ma dal famoso cuoco inglese ( che io adoro ) Jamie Oliver.
Spero che vada bene lo stesso. Qui sotto il logo dell'iniziativa!!


Ecco la ricetta:

Ingredienti:
4 cipolle
4 rametti di rosmarino
2 spicchi di aglio
panna da cucina
Grana Padano
4 fette di bacon

Procedimento:

Far bollire per una quindicina di minuti le cipolle in abbondante acqua salata.
Farle un attimo raffreddare, tagliargli la testa e svuotarle del loro interno facendo attenzione a non romperle.
Soffriggere in una padella a parte 2 cucchiai di olio d'oliva, l'aglio tritato, l'interno delle cipolle con il rosmarino tritato finemente. Dopo un paio di minuti spegnere il fuoco ed aggiungere la panna e il Grana grattuggiato.
Porre le cipolle su una teglia da forno unta, riempirle con il composto, bardarle con il bacon e fermare il bacon stesso con i rametti di rosmarino, uno per cipolla.
Cuocerle in forno a 200° per 20 minuti.
Questa ricetta è squisita, forse un pò pesantina ma squisita!!!


Ma cosa faccio da cena stasera?!?!?

Questo è il pensiero che mi ha assillato tutta la giornata di ieri e,devo riconoscerglielo, come spesso accade, Marco mi salva dandomi l'idea.
Lui pensa e io cucino...e la parità tra i sessi dov'è finita..nel tegamino immagino!! :-)
Comunque, tornando a noi, Marco mi dice "vediamo se c'è l'anatra al Despar e, se c'è, facciamo l'Anatra all'arancia!!"

Uhm, la fa facile lui...deve solo dirlo...sono io che devo avere a che fare col pennuto!!!
Naturalmente mi sono un attimo informata su Giallo Zafferano e altri blog sul come prepararla ma tanto va sempre a finire che faccio come mi pare...per ora mi è sempre andata bene, il mio istinto culinario è ottimo direi!!
Per mia disgrazia l'Anatra c'era e Marco, saltando a piè pari il reparto frutta&verdura, si fionda in macellaria e la trova...accidenti...e tutto trionfante torna da me con il pacchetto in mano mentre io sono immersa nel reparto che lui ha saltato scervellandomi su come fargli mangiare un pochino di verdura anche stavolta.
Eh va bene prendiamola...
Bhè non è venuta per niente male anzi Marco ne è rimasto entusiasta soprattutto dell'intingolo venutoci fuori (qui devo dire di aver fatto di testa mia, tutti i blog dicono di eliminare il grasso che fa l'anatra ma io l'ho lasciato).
Solo due cose non mi sono molto piaciute: la prima è colpa mia, ho lasciato scegliere l'anatra a lui e non mi sono accorta che ne aveva presa una Anoressica!!!! Si si anoressica...non c'era molta ciccia da mangiare ( a parte il piccolo e trascurabile dettaglio che era mezza Anatra e non una intera) E poi era un pò durina la carne ma non so il perchè, o meglio, non so se è colpa mia o dell' Anatra!!!
Ho il sospetto fosse colpa dell'anatra che "voleva fare la modella"...
Naturalmente ci ho fatto la foto, ora che ho il blog fotografo qualsiasi cosa, e quindi....

Tadàn vi presento la mia Anatra all' Arancia:


Ed ecco come l'ho cucinata:

Ingredienti
mezza Anatra
burro
2 arance
mezzo bicchiere di vino bianco

Procedimento
Prima ho rosolato l'anatra con il burro per una quindicina di minuti prima dalla parte della pelle e poi dall'altra facendo attenzione che non si attacchi, si aggiunge il vino e si lascia evaporare.
Si aggiunge eventualmente acqua man mano che si asciuga.
Passati i 15 minuti si aggiuge il succo delle 2 arancie e le scorze e si fa sobbollire per almeno mezz'oretta con il coperchio.
Poi si scoperchia e si lascia addensare il sughino.
Ed ecco pronta la nostra Anatra all' Arancia.
Io in questa occasione l'ho accompagnata con delle patate al forno, obbligata da Marco che gli piacciono tanto.
Ricetta riuscita, cena salvata!!!

mercoledì 29 ottobre 2008

Tre Monti - Imola


Non potevo fare a meno di postare le fatidiche imprese del mio Amore visto che ha avuto pure la fortuna di finire sul giornale con tanto di foto, nome e cognome!!!
Dovete sapere che il mio amore ama correre fin da quando era piccolo e quindi, ogni qualvolta possiamo, andiamo a fare ogni corsa podistica si presenti!!!
Questa è la Tre Monti, 15 km di salite e discese molto difficile e stancante svoltasi Domenica 19/10.
E' caratterizzata dal fatto che partenza e arrivo sono nell' Autodromo di Imola ed il percorso si snoda proprio su 3 monti lì vicino.
Marco ha corso assieme a Dany e a Richard, anche loro citati nell'articolo (bhè sono tra i più bravi del modenese, se lo meritano!!!)
Io, che sono un pò più scansafatiche, ho fatto il solo giro dell' Autodromo con la mia amica Ely
( circa 5 km ) e posso dire che mi è bastato!!! Il giorno dopo avevo una carne greve!!!!
Con Dani & Ely siamo poi andati a mangiare in un posticino molto carino dove abbiamo mangiato veramente bene: L' "Osteria dei pellegrini" proprio in centro a Imola.
Le nostre scelte sono ricadute sui gnocchetti al gorgonzola (deliziosi!!) e la gramigna panna e salsiccia (io la faccio con un pò di concetrato di pomodoro ma la loro era completamente bianca, gli uomini hanno comunque apprezzato!!).
Di secondo abbiamo preso, io le bruschette a vari gusti ( buone ma ormai ero troppo piena!!), Elisa ha preso la bresaola con la misticanza (ecco, unica pecca, abbiamo sentito il cuoco fare commenti sulla misticanza, come che non fosse una scelta usuale nella sua osteria!!!!!!!!), Dani è andato sul sicuro prendendo lo Stinco di Maiale con le patate al forno ed invece Marco ha purtroppo "toppato" prendendo uno sformato di polenta con non sò cos'altro che non gli è piacuto molto.
Comuque la giornata è stata molto bella anche se molto stancante, di fatti appena tornati a casa siamo crollati addormentati sul letto, stanchi ma contenti!!

lunedì 27 ottobre 2008

Borlenghi..questi sconosciuti!

Buongiorno a tutti!
Oggi vorrei parlarvi dei Borlenghi che ho mangiato ieri sera a casa dei miei genitori.
Tantissime persone non sanno nemmeno cosa sono proprio perchè sono una prelibatezza caratteristica delle mie origini, l 'Appennino Modenese.
E' un piatto unico, data anche la sua pesantezza nel digerirlo ( vengono conditi solitamente con il lardo), abbastanza semplice da preparare ma per poterlo fare sono d'obbligo le "cottole", piastre con un manico lungo sulle quali versare la "colla" che poi diventerà, nel cuocersi, borlengo.
Sono riuscita a trovare una foto on-line così da farvi capire meglio.
Se vogliamo si possono paragonare alla piadina per la forma circolare ma l'impasto è solo acqua, farina e sale quindi risulteranno molto più sottili della piadina.
Ora provo a darvi il procedimento:

In una ciotola preparate una pastella piuttosto liquida con la farina, aggiungendo l'acqua piano piano ed un pizzico di sale. Una volta pronta la pastella preparate il ripieno tritando uno spicchio d'aglio con un rametto o due di rosmarino, aggiungete un pizzico di sale e mischiate il vostro trito al lardo.
Preparate ora i borlenghi nelle cottole oppure in una padella bassa, meglio se antiaderente, scaldandola bene a fiamma vivace. Prima di colarvi la pastella date una strofinata alla pentola con una patata unta con olio, di modo che risulti leggermente unta.
A questo punto potrete servirvi di un mestolo per versare la pastella facendo attenzione a farla roteare sulla superficie della padella e cercando di ottenere un disco molto sottile, fate cuocere e girate aiutandovi con un coltello dalla punta arrotondata o una spatola, quindi spalmatevi il trito, aggiungete una spolverata di parmigiano e servite.

I borlenghi dovrebbero essere mangiati subito ben caldi perchè dopo perdono molto della loro "magia".
Consiglio a tutti di provarli perchè sono buonissimi, sia morbidi che secchi, sono una prelibatezza che ora fanno costare caro al ristorante ma che una volta era "pane quotidiano" dei nostri nonni che non avevano molto da sperperare!

domenica 26 ottobre 2008

Torta di Pere e Cioccolato

La prima ricetta di questo blog doveva per forza essere questa, mio cavallo di battaglia essendo ormai "rodata da tempo" e dolce preferito da Marco.
Visto che è anche il periodo delle pere direi che è proprio il momento giusto per postarla.
Considerate che l' ho già fatta 2 o 3 volte questo mese... il giorno dopo è ancora più buona e si mantiene per 3 o 4 giorni almeno ( in frigorifero però).
Questa è una ricetta nata da un' altra trovata in internet e rivisitata da me, spero che questa versione sia di vostro gradimento.
Se qualcuno provasse a farla sarei contenta di sapere se gli è piaciuta o meno.

Ingredienti ( per una tortiera normalissima da 22 cm 6/8 persone)

100 gr. di farina
50 gr. di fecola
120 gr. di zucchero
2 uova
100 gr. di burro
1 bustina di lievito
2 pere
60 gr. di cioccolato fondente

Procedimento:

Lavorate lo zucchero con le uova fino ad ottenere un composto fluido (morbido) aggiungete il burro sciolto a bagno Maria o nel microonde e continuate a mescolare, aggiungete la farina, il lievito e mescolate nuovamente.

Tagliate a pezzettoni le pere, uniteci il composto ed infine aggiungete il cioccolato a scaglie. Se l'impasto dovesse essere troppo duro aggiungete un po' di latte freddo.

Infornate a 180 gradi per circa 40 minuti.




Mi presento..



Un caldo benvenuto a tutti coloro passeranno per di qua da me, Federica e dalla mia micetta Lily!
Questo blog nasce dall' esigenza di condividere con il resto del mondo le mie passioni,la mia vita e la mia completa "dipendenza" dal batuffolo di pelo più bello al mondo, naturalmente per me, la mia Lillet (Lillet è un suo nomignolo, ne incontrerete altri nel corso del blog)
Le mie passioni sono, in primis, la cucina quindi troverete tante ricette e mie considerazioni sul mondo dell'alimentazione.
E' vero che ho solo 25 anni, anzi 24 perchè i 25 li faccio a Dicembre, ma l'amore per la cucina è radicato dentro me in maniera indissolubile.
Questo può risultare strano, sopratutto lo è stato per i miei genitori, in quanto fino a che ho vissuto con loro non volevo nemmeno toccare un tegamino per fare un uovo fritto..ero la loro disperazione!! Poi, complice la convivenza con Marco, ho cominciato a cimentarmi sempre più in cose nuove perchè mangiare sempre la stessa sbobba non fa per me.
Devo essere sincera, ho visto alcuni blog molto elaborati nei quali donne bravissime inserivano ricette molto complicate, sicuramente buonissime ma complicate.
Questo blog non sarà nulla di tutto ciò..io cucino per il semplice bisogno di mangiare al quale aggiungo quel pizzico di fantasia che non guasta, ma la mia cucina è una cucina moooolto semplice e di gusto.
In questo blog inserirò anche pezzi della mia vita, viaggi e vicessitudini che mi capiteranno assieme a Marco e la nostra Lily.
La nostra Lily è la nostra vita, ogni volta che la guardo mi dà quello stimolo in più per arrivare a fine giornata e quando torno la sera il solo vederla mi mette il sorriso cancellando la brutta giornata passata.
Spero tramite questo blog di conoscere persone interessanti, che amano ciò che amo io per poter condividere ogni pensiero ci frulli per la testa!

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